03/02/12

un sogno che potrebbe diventare realtà! *.* Vogue...

Sto partecipando al concorso che Vogue ha aperto per diventare giornalista di moda Vogue per le sfilate che si terranno a Milano nell'ultima settimana di Febbraio, ecco il mio biglietto da visita... *.* speriamo bene!!!! 


Ripercorre la storia di una donna che non smette di stupire nè di maturare la sfilata che Badgley Mischka ha presentato a New York. Dalle sagome più morbide alle più geometriche, gli abiti della pre-collezione autunno inverno 2012/2013 sembrano voler richiamare all’attenzione di chi li osserva quei valori naturali di una donna, educazione, eleganza e seduzione. Una donna che inizialmente richiama lo stile di inizio 900, un abito lungo bianco, candido, impreziosito da un gioco di perline sulle spalle che lo rendono austero e una cintura in vita chiusa da un cordoncino quasi a voler dire “bada bene, sembro un angelo ma non lo sono”  o ancora, un abito lungo, nero, monospalla, morbido, reso estremamente seducente dal profondo spacco della gonna, dove la donna di Badgley Mischka incomincia a scorpirsi, a far parlare di se. Più le modelle sfilano  più gli anni passano, le linee si definiscono, la gonna si accorcia e in passerella arriva lei, la donna in carriera con in dosso i pantaloni, seri o eleganti,  in cotone o in chiffon adatti per qualsiasi occasione, raccontano la storia di come questa donna si sia negli anni fatta da se, con seduzione impone i suoi tacchi in giro per il mondo, pronta a dettare leggi, ma non dimentica l’allegria delle feste mondane nelle quali brillerà, letteralmente, con luminosi minidress in lurex dai colori forti. E in fine sotto il cielo stellato ritorna romantica, cede all’eleganza fiabesca ma pur sempre donna del XXI sec. dunque realista, l’abito è nero, a sirena e con soffici balze di tulle, che la avvolgerà in una serata sicuramente indimenticabile o almeno lo sarà per chi avrà l’onore di ammirarla.

Chiudete gli occhi e pensate al calore del popolo indiano, a quelle donne bellissime fasciate dai tradizionali maxi foulard e la fronte adornata da pietre preziose, bene, adesso collocate quelle donne al Gran Palais di Parigi ormai habitat naturale delle sfilate Chanel. Un vera e propria Maharaja in cui il pubblico comodamente seduto ai tavoli banditi, si gode lo spettacolo che Karl Lagerfeld ha messo in piedi. Colori scintillanti sono protagonisti di questa sfilata, predominano i colori cromati, l’oro, il bronzo ma anche l’argento in tutte le sue sfumature, d’obbligo l’ ormai celebre accostamento bianco/nero e insoliti invece i tocchi di rosa shocking. Immancabile il tweed, ma anche lurex, la seta, il pizzo, l’organza, che vestono una donna emancipata, ma sempre elegante nella sua pudicità e può sembrare un paradosso ma anche nuova nel suo essere tradizionalista. Dal tailleur bianco, lineare, minimal, a quelli più estrosi, giacca rosa  squadrata e gonna morbida in taffethà, dorata. Protagonisti anche i lunghi cappotti, pesanti e imponenti che  coprono quel pizzico di tradizione che si aggrappa con le unghie e con i denti alla donna Chanel. Arriva infatti, sulla passerella il “lungi” che nella tradizione indiana è il fratello minore del più conosciuto dhoti, un rettangolo di stoffa avvolto intorno alla vita, morbido, segno distintivo della moda maschile indiana, indossato sopra lunghi pantaloni a sigaretta, che invece caratterizzano la donna occidentale del XXI sec.
 Verso la fine della sfilata un altro pezzo unico nel suo genere viene rivisitato da Lagerfeld, il ”sari” , alle origini una lunga stoffa preziosa che avvolge l’abito trasversalmente a seconda dello occasioni, adesso, invece, arricchisce l’abito femminile in misure ridotte ed essenziali. Una donna, dunque, che vede sposare il connubio tra morbidezza e sofisticatezza femminile e serietà ma anche comodità maschile. Ai piedi infatti non si vedono tacchi vertiginosi, ma comodi stivali bicolor o preziosi sandali bassi. Tutta la sfilata e pervasa da quella raffinatezza che solo le perle Chanel possono regalare, maxi collane adornano i capi che sfilano.
E’ un tripudio di gioielli, sul capo, nelle mani, ai fianchi, è una donna ricca, che ama farsi notare. E’ dunque, più semplicemente, una donna che veste, Chanel.

Nessun commento:

Posta un commento